A parte il mio studio di fisioterapia a San Giovanni Valdarno non ci sono, alla data in cui sto scrivendo questo articolo, altri centri del Valdarno (Montevarchi, Terranuova Bracciolini, Figline - Incisa Valdarno...) in cui un fisioterapista, fra i vari strumenti di riabilitazione, faccia uso dei dispositivi di cui ho spesso parlato nel mio blog, e cioè i cerotti Lifewave (se sei un collega e vuoi conoscerli sono disponibilissimo; contattami pure).
A volte è una "ciliegina sulla torta" da aggiungere dopo un lavoro manuale o di fisiokinesiterapia eseguito durante una lunga seduta; altre volte è stato l'unico strumento che ha consentito al paziente di vedere diminuito il suo dolore in pochi minuti o addirittura secondi.
Ho ricevuto molte telefonate ed email da parte di persone di tutta Italia che vogliono informazioni sui cerotti Lifewave, e per questo ho scritto vari articoli, alcuni specifici, alcuni riassuntivi su tutto il loro panorama terapeutico, così da velocizzare la diffusione di uno strumento che ho conosciuto nel 2011 e che ho continuato ad usare vista la sua efficacia in molti casi straordinaria.
Si tratta di fototerapia eseguita grazie agli stessi infrarossi che il corpo umano per sua natura emette: essi vengono intercettati dai nanocristalli di silicio presenti all'interno della capsula del cerotto, determinando una loro vibrazione; tale vibrazione genera a sua volta una luce infrarossa lievemente spostata di spettro in direzione dello stesso punto di applicazione, che agisce sui recettori nervosi e sui meridiani energetici, inducendo una risposta fisiologica a seconda della tipologia di cerotto (le varie tipologie si differenziano fra loro non per il contenuto della capsula, ma per l'orientamento dei nanocristalli e quindi l'orientamento della luce infrarossa).
Una particolarità di questo tipo di fototerapia è la comodità: non si tratta di stare per mezz'ora fermi, distesi su un lettino o a sedere su una sedia sotto un macchinario elettrico come avviene quando si usano gli ultrasuoni, il laser o la Tecar. Il paziente semplicemente si fa applicare dal fisioterapista uno o più cerotti ed ha l'unico compito di bere almeno 2 litri d'acqua al giorno (omogeneamente distribuiti) e di togliere i cerotti e cestinarli per poi applicarli di nuovo in autonomia sugli stessi punti il giorno dopo, se necessario.
Occorre comunque ricordare che la fototerapia è parte della fisioterapia, ed è necessario, quando si ha un disturbo fisico, rivolgersi a un professionista della salute che ad esempio, nel caso di un problema fisioterapico, intervenga manualmente e/o insegni e prescriva esercizi e norme di igiene posturale e motoria.
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