mercoledì 15 aprile 2015

Studio di podologia a San Giovanni Valdarno

I problemi che riguardano la fisioterapia possono essere connessi con quelli di una professione più specifica e che riguarda le patologie del piede per le quali è necessario ad esempio un plantare. Il professionista che se ne occupa è il podologo.

Studio podologico a San Giovanni Valdarno
A poco più di 1 km dal mio studio di fisioterapia di San Giovanni Valdarno si trova lo studio podologico della mia amica Iolanda Commisso, dottoressa in Podologia con un master in Biomeccanica, a cui invio i miei pazienti nel caso il loro problema sia di sua competenza.

In questo articolo, scritto in collaborazione con la dott.ssa Commisso, do qualche informazione su questo argomento, conosciuto ancor meno della fisioterapia.

Un intervento podologico può essere necessario per uno dei seguenti problemi:
 
  • ipercheratosi (callosità)
  • onicogrifosi (unghie lunghe, ingrossate e ricurve a uncino)
  • onicocriptosi (unghia incarnita)
  • onicomicosi (infezione da funghi) e altri tipi di infezione che interessano le unghie
  • verruche
  • lesioni da piede diabetico (che necessitano di medicazioni)
  • iperidrosi (sudorazione eccessiva)
  • piede d'atleta (condizione che può derivare da varie patologie)
  • alterazioni anatomo-fisiologiche (non necessariamente del piede) che rendono necessario un plantare
  • cura delle deformità delle dita

Una informazione importante riguarda la distinzione fra la professione di podologo e quella dell'estetista.

Se una persona ha un'esigenza di carattere estetico può rivolgersi a un'estetista.
L'estetista non è obbligata ad osservare tutte le norme igienico-sanitarie che sono opportune per preservare la salute di una persona quando l'intervento in questione prevede un tipo di strumento che non le compete: l'autoclave, strumento per la sterilizzazione, non fa parte degli strumenti dell'estetista, che quindi non può usare strumenti in metallo taglienti (es. tronchesi per tagliare le unghie), che devono essere sottoposti a sterilizzazione ad ogni uso
Per quanto riguarda gli interventi sul piede, l'estetista:
- può mettere lo smalto
- può fare la pedicure estetica e limare le unghie con lime di cartone usa e getta
- non può eseguire trattamenti sanitari, e quindi neanche dovrebbe inserire nella lista delle sue prestazioni servizi come "pedicure curativo" (la pedicure è solo estetica)

Se invece una persona ha bisogno di risolvere un problema del piede, allora l'ambito di competenza è la podologia.
Il percorso di studi universitario del podologo (che fa parte della facoltà di Medicina) prevede conoscenze di biologia, microbiologia, anatomia, fisiologia, che consentono di riconoscere il possibile legame fra il problema lamentato e una patologia locale o sistemica (un problema al piede può derivare da varie patologie, ad es. diabete I e II, angiopatie, ipotiroidismo).
Dunque oltre che per evitare il rischio di contrarre ad es. infezioni micotiche (funghi), infezioni batteriche, verruche, è bene rivolgersi a una persona competente per fare in modo che una piccola manifestazione clinca, eliminabile facilmente e in poco tempo con un trattamento adeguato, non diventi invece un problema più grande, da trattare più a lungo e con maggiore spesa di denaro (esempio tipico: un'unghia incarnita che, a causa di un trattamento inadeguato, si è incarnita ancora di più).

Gli strumenti usati in podologia hanno una qualità ottima, che si confà a una professione sanitaria: molti sono gli stessi usati in odontoiatria. L'igiene è garantita dalla sterilizzazione in autoclave.

Altro aspetto fondamentale riguarda il rapporto con la persona:

"Noi podologi ci occupiamo della cura del paziente, non di far tornare il cliente", mi ha detto la dott.ssa Commisso, e questo vale naturalmente anche per la fisioterapia e per qualunque altra professione medica.

È accettabile che in un'attività commerciale che riguarda un bene non primario come l'estetica uno degli obiettivi fondamentali sia fare in modo che la persona torni a farsi trattare, mentre non è così in campo sanitario, dove il professionista si adopera affinché il paziente in futuro abbia meno bisogno possibile di tornare.
Ad esempio nel caso di una callosità del piede che dà dolore e tende a recidivare, è opportuno un intervento di prevenzione, tipicamente un plantare che corregge un appoggio non ottimale. Questo non garantisce al 100% che il paziente non avrà più bisogno di un trattamento della callosità, ma verosimilmente diminuisce la frequenza delle sedute necessarie.

Indirizzo dello studio della dott.ssa Iolanda Commisso:

Studio di Podologia Commisso
Via Spartaco Lavagnini 152/A
52027 San Giovanni Valdarno (AR)