Uno studio del 2005 di McCabe ed al. suggerisce che un conflitto fra sensibilità e motricità possa indurre dolore e disturbi sensitivi, che presumibilmente si aggravano se tale conflitto è prolungato nel tempo.
Secondo uno studio di E. Matheron e Z. Kapoula pubblicato nel 2011 nella rivista Frontiers in Physiology, i piercing alla lingua o in altre parti del volto possono alterare la postura e provocare rachialgia.
Per questa ricerca gli autori hanno analizzato in quattro giovani adulti i possibili effetti indesiderati come disallineamento degli occhi, diminuzione dell'efficienza del controllo posturale, mal di schiena non specifico con comorbidità associata. Il risultato dello studio ha rivelato che questi problemi erano causati da piercing del volto: in seguito alla loro rimozione infatti è migliorato il controllo posturale e il mal di schiena ha avuto un miglioramento che è poi durato nel tempo.
È verosimile quindi che il piercing del volto possa disturbare i segnali somatoestesici veicolati dal nervo trigemino, interferendo così col processo di integrazione centrale, in particolare nel cervelletto e nei nuclei vestibolari coinvolti nel controllo posturale e nell'allineamento degli occhi.
Il piercing facciale può indurre un conflitto senso-motorio, esacerbare o accelerare un qualche altro pre-esistente conflitto che porta a un dolore o altra disfunzione.
A proposito dell'allineamento degli occhi, secondo uno studio del 2008 degli stessi autori l'eteroforia verticale (un tipo di strabismo latente) diminuisce la qualità del controllo posturale in statica eretta, e quindi potrebbe essere segno di un conflitto fra segnali somatoestesici.
Inoltre un loro studio del 2011 dà ulteriore credito all'ipotesi che l'eteroforia verticale sia segno di un conflitto fra la sensibilità e la motricità coinvolte nel controllo posturale.
E si può ragionevolmente pensare che un conflitto continuo fra segnali visivi e segnali somatoestesici potrebbe portare a un mal di schiena aspecifico (cioè apparentemente non provocato da alcuna patologia in particolare).
Tornando alla correlazione fra piercing e mal di schiena, i risultati degli studi citati in proposito non stupiscono se si pensa che da decenni è nota l'opportunità di tenere conto delle alterazioni cutanee, in particolare le cicatrici, e l'opportunità di intervenire su queste ultime con un trattamento manuale per migliorare una sintomatologia dolorosa che potrebbe essere ad esse correlata. Nel caso sussista la correlazione, infatti, spesso il dolore diminuisce in pochi minuti. Personalmente ho appreso questo durante gli studi di Osteopatia, ma lo stesso insegnano molte altre scuole di trattamento miofasciale.
In conclusione, se hai un mal di schiena che non sei riuscito a eliminare o attenuare e nessun professionista della salute che si è occupato di te ha mai considerato l’aspetto cutaneo, ricorda che potresti migliorare col trattamento di eventuali cicatrici e, se hai un piercing del volto, prova a toglierlo per qualche giorno e nota se hai avuto un miglioramento.
Se invece ancora non ti sei proprio sottoposto a nessuna valutazione per capire le cause e la soluzione al tuo mal di schiena e hai deciso di venirne a capo per potertene liberare e vivere la tua giornata senza dolore,